In un angolo della Valle lo Sperone Cinto - "Hey Doug"

Pubblicato il da gbordons

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Accesso:  da Grosio direzione Val Grosina. Raggiunto l'abitato di Fusino seguire le indicazioni per Malghera. Lasciare la macchina al parcheggio del Santuario della Madonna delle Nevi. Incamminarsi dapprima per la carrozzabile fino alla casera di Val di Sacco poi attraversare la valle ancora per carrozzabile fino alla Casera di Mandri Vegi. Da qui per sentiero portarsi al Lago del Pian del Lach. Superarlo fino alla prossima piana (Pian del Lach). Abbandonare il sentiero e attraversare la torba dirigendosi verso il canale incastonato tra i due contrafforti rocciosi sulla destra idrografica del ruscello. Risalire il canale fino al suo restringimento.

Tempo di avvicinamento: 2 ore  

"Hey Doug": è una via moderna attrezzata a spit, su ottima e solida roccia. Raggiunge la quota 2700m dello Sperone Cinto.

Discesa: si può scegliere se scendere in doppia lungo la via (con due mezze corde da 60 metri è possibile saltare alcune soste), oppure, scendere a piedi (vivamente consigliato). Tenendo la quota costeggiare la base della parte superiore del Pizzo Matto e raggiungere così il Pas dei Mat. Quindi per sentiero riportarsi in Malghera (1 ora 15 min)

Materiale: Corda singola da 30m (se si decide di scendere a piedi, no possibilità di doppia) 7 rinvii, casco, imbraco e scarpette.

 

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Storia:    

Era il 15 ottobre 2010, pochi giorni dopo il mio ventinovesimo compleanno.Ero in Malghera con Gianluca Maspes e Giuseppe "Popi" Miotti.

L' anno antecedente,  avevo adocchiato, una graziosa linea, su una delle protuberanze rocciose che si congiungono con la cresta ovest del Pizzo Matto.

 

Inizia così la via "Hey Doug", volutamente chiamata così, per ironizzare lo stato purista, antispit, del celebre alpinista Doug Scott, che poche giorni prima aveva tenuto una serata a Sondrio.

 

Io e i due forti alpinisti valtellinesi, che hanno fatto la storia pioneristica della nostra valle e non solo,  saliamo ridendo tra una battuta e l'altra, tra gli scorci di un' incantevole e romantica Val Grosina, vestita dei caldi colori autunnali.

 

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Le batterie del trapano naturalmente non bastano per ultimare la via, ma calchiamo ugualmente la cima con protezioni veloci.

Torno così l'anno successivo in compagnia di Maurizio Sala, amico e compagno di scorribande montanare di Grosio. Ma in quel giorno, le risa sono lontane e la malinconia dell'autunno incombente, accentua la tristezza del mio stato d'animo. Anche quel giorno le batterie non sono sufficienti per ultimare gli otto tiri della via.

 

Passa un altro inverno e quindi, con la primavera 2012, eccomi nuovamente alla base dello sperone con Daniele Castellani, fotografo professionista, nonchè mio caro amico.

 

Non mi ricordavo quanto fosse bella e piacevole questa via. Inizio contento e spensierato ad integrare gli spit che mancano.

NOOOOOOOOOO!!!!!!! Ma non è possibile! Mancano tre soli fori, quando le batterie del trapano, mi lasciano nuovamente a piedi! Speravo di finirla oggi!

 

Pochi giorni fà, dopo il mio rientro da Chamonix, ho una picccola finestra di tempo per salire alla mia baita, in Malghera, e finire così la via.

 

Con me ancora Daniele Castellani e poi Chiara Confortola e Andrea Besseghini. La compagnia è ottima, come il panorama che si gode da questo angolo della valle. Tuttavia i ricordi cadono  su una persona cara recentemente scomparsa.

 

Stamane, nel preparare la relazione della via mi accorgo che lo sperone salito non porta nome, così dopo gli accertamenti del caso e il permesso dei familiari, ho deciso di chiamare questa bastionata rocciosa, dove appunto sale la via "Hey Doug", Sperone Cinto, in memoria di Giacinto della Valle.

 

Poi se passo per arrogante o egocentrico sinceramente non mi importa. 

 

Ci sono persone di poche parole, ma che ti lasciano dentro un'impronta, una traccia importante. Ti segnano per la luce e la bontà che emanano, anche solo se questo accade per pochi frangenti della tua vita. Quando se ne vanno ti lasciano un vuoto grande e  molti rimpianti. Questo è il mio modo di lasciare a mia volta una traccia, una traccia per ricordare e onorare la memoria di una persona che per me ha significato molto. Una persona di poche parole, ma che racchiudeva nei suoi profondi occhi,     tutto ciò che c'era da dire! Una persona a cui semplicemente volevo bene e che semplicemente mi veniva facile voler bene!

 

 

 

Clicca qui sotto per vedere tutta la galleria fotografica:

http://www.danielecastellani.com/Hey-Doug

http://www.danielecastellani.com/Val-Grosina

 

 

leggero, veloce, profondo

giuliano "bordons" bordoni

 


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